Ogni tanto bisogna anche fermarsi. Per capire se la direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta. Se ciò che stiamo facendo ci rispecchia. Se il nostro modo di stare nel mondo è quello che abbiamo scelto davvero o se stiamo seguendo idee e pensieri che crediamo nostri, ma che nostri non sono.
Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Domande filosofiche, direi esistenziali, ma che di tanto in tanto mi piace fare. E’ un po’ una sorta di ricapitolazione.
Siamo ancora a gennaio, il mese designato alla pianificazione. Sembra che tutto ora debba essere messo in discussione, organizzato, stravolto o confermato.
Io non amo pianificare, anzi, meglio dire che io adoro pianificare, ma odio seguire i piani che io stessa ho creato. Pianifico magari per settimane e nel giro di un nonnulla ho già mandato tutto alle ortiche, per dirla con finezza.
Non voglio tediarvi con la pianificazione. Il mio voleva essere un discorso più filosofico e sul diritto di prendersi una pausa. Sul coraggio di dire di NO al FARE per dedicarsi del tempo semplicemente per STARE. Stare con se stessi, stare nel silenzio, stare a guardare il cammino fatto e vedere se ci si riconosce. Stare in pigiama tutto il giorno, stare accoccolati sul divano a leggere, scrivere, dormire o guardare film.
Troppo spesso io corro, inseguo idee, progetti e fantasie. Ma poi tra uno svolazzo e l’altro mi dimentico il perché avessi iniziato quel viaggio, quale fosse la meta che desideravo raggiungere. Ok si dice che il viaggio sia più importante della meta, ma almeno avere una direzione sarebbe opportuno.
E così oggi mi fermo. Resto in silenzio e mi godo la mia casa, la guardo, la osservo, magari faccio anche ordine nel caos creato dall’arrivo di Magic, la mia cucciola di Border Collie che come un uragano, di amore e attenzioni, ha trasformato la mia vita.
Resto in silenzio, lontana da chiacchiere, condivisioni, risate, incontri speciali e inaspettati. Lontana dalla natura che così spesso mi ha accolta e rigenerata, ma oggi no, oggi è il tempo dello stare.
Non sono triste, non sono depressa, anzi sono felice di poter scegliere cosa fare del mio tempo e di avere il coraggio di dire no grazie, io oggi mi fermo e resto qui con me stessa.
Metto un punto, traccio una linea osservo il passato, ascolto il mio cuore, scelgo la direzione e inizio un nuovo cammino.
Ph. 1 – Roberta Cimadoro
Ph. 2 – Arch. Veronica Di Francesco
Ph. 3 – Vincenzo Di Michele